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Segnalazioni della Biblioteca Mario Rostoni

lunedì 21 novembre 2011

Decisioni intuitive

Basato principalmente sulle ricerche condotte dall'autore e da altri studiosi presso l'Istituto Max Planck per lo sviluppo umano, questo libro spiega come funziona l'intuizione, o sensazione viscerale, allo scopo di comprendere le probabilità di successo, o di insuccesso, di decisioni prese affidandosi all'intelligenza inconscia. L'intuizione, definita come un giudizio che affiora rapidamente alla coscienza, capace di indurci all'azione, ma di cui non sappiamo spiegare le motivazioni, è secondo l'autore caratterizzata da una sua propria razionalità, diversa dalla logica del ragionamento deliberato ben rappresentata dall'esempio paradigmatico della partita doppia dell'"algebra morale" di Benjamin Franklin, fondata sulla ponderazione ottimale dei pro e dei contro. L'autore mostra come l'uomo, per decidere in un contesto dominato dall'incertezza, quale è il mondo reale, si affida non a calcoli complessi condotti su una quantità di informazioni disponibili auspicabilmente illimitata, bensì a processi rapidi ed economici, a un'euristica fatta di regole pratiche create e trasmesse nel corso dell'evoluzione, meno esposte a errori di valutazione proprio in virtù della loro semplicità.

GIGERENZER Gerd,
Decisioni intuitive: quando si sceglie senza pensarci troppo.
Milano: Cortina, 2009.

Gli argomenti del libro:
L'intelligenza inconscia (Sensazioni viscerali - Meno (qualche volta) è più - Come funziona l'intuizione - Il cervello dell'evoluzione - Le menti adattate - Perché le buone intuizioni non devono essere logiche); Le sensazioni viscerali in azione (Mai sentito parlare di ...? - Di buone ragioni ne basta una - In medicina meno è più - Il comportamento morale - Gli istinti sociali).


In biblioteca
alla collocazione: L 153.44 GIG DEC

sabato 19 novembre 2011

La fiscalità delle società IAS/IFRS

I contributi di docenti e consulenti raccolti in questo testo aggiornato e sistematico, rivolto a imprese, professionisti, funzionari dell'Amministrazione finanziaria, approfondiscono ciascuno un aspetto del calcolo dell'imponibile IRES e IRAP delle società che adottano le norme tecniche internazionali di contabilità IAS/IFRS, un tema sul quale la normativa italiana è ancora assai lacunosa, e di cui sia l'Agenzia delle Entrate sia la dottrina finora si sono scarsamente occupate. Per ogni aspetto analizzato sono illustrati i principi IAS e IFRS che lo regolano e le loro implicazioni in termini di imposizione fiscale, anche alla luce delle principali questioni sorte in questi anni, inerenti le relazioni tra scelte in materia di bilancio compiute in adempimento ai principi contabili internazionali e determinazione dell'imponibile.

ZIZZO Giuseppe (curatore),
La fiscalità delle società IAS/IFRS.
Assago: Ipsoa, 2011.

Gli argomenti del libro:
"Questione fiscale" delle società IAS/IFRS; Aspetti comparati e prospettive europee (CCCTB); Criteri di qualificazione IAS/IFRS; IAS/IFRS e imputazione temporale; Ricavi e plusvalenze patrimoniali; Regime fiscale di azioni, quote e strumenti similari per le società IAS adopter; Strumenti finanziari non partecipativi; Sopravvenienze attive e passive e "first time adoption"; Rimanenze di magazzino; Lavori su ordinazione; Benefici ai dipendenti; Interessi passivi; Immobilizzazioni tecniche e immobili non strumentali; Attività immateriali; Leasing per le società utilizzatrici e per le società di leasing; Valutazione dei crediti; Componenti imputati direttamente a patrimonio; Strumenti finanziari derivati; Cessioni e conferimenti d'azienda; Scambi di partecipazioni e principi contabili internazionali; Fusioni e scissioni contabilizzate IFRS 3; Operazioni di fusione e scissione under common control; Determinazione dell'imponibile IRAP.



In biblioteca
alla collocazione: L 343.45052 FIS

giovedì 17 novembre 2011

Entrepreneurship and small business

Affronta i temi dell'imprenditorialità e della gestione di piccole imprese con riguardo a un'area comprendente più Paesi, distinguendosi dalla maggior parte dei libri sui medesimi argomenti, in genere limitati a un'unica giurisdizione. Tiene conto delle significative differenze per ciò che concerne l'ambiente e le procedure per l'avviamento e la gestione di nuove attività che si registrano nel bacino del Pacifico - più specificamente, in Australia, Nuova Zelanda, Malesia, Singapore, India, Hong Kong e Cina, dove le nuove attività imprenditoriali e la gestione di imprese di piccole dimensioni già avviate sono punti cardine dell'economia -, rispetto alle realtà britannica, statunitense, o australiana, trattate nella maggioranza delle pubblicazioni in lingua inglese sull'argomento. Passo a passo, dall'individuazione dell'opportunità imprenditoriale, alla ricerca e alla formulazione della strategia di mercato, dalla preparazione del business plan, al finanziamento, all'assistenza da parte di servizi di consulenza, fino alla gestione quotidiana della impresa avviata (marketing, organizzazione e gestione della produzione, gestione del personale, gestione finanziaria) e a una serie di questioni specifiche (gestione dell'innovazione, strategie per la crescita d'impresa, corporate entrepreneurship, aspetti sociali e ambientali della gestione), il testo fornisce tutte le informazioni teoriche e pratiche necessarie a quanti intendano avviare una redditizia piccola attività locale, o un progetto imprenditoriale che cresca nel tempo, sia a quanti studiano le piccole imprese.

SCHAPER Michael (et al.),
Entrepreneurship and small business. 3rd Asia-Pacific ed.
Milton: Wiley Australia, 2011

Gli argomenti del libro:
Entrepreneurship: definition and evolution; The personality of entrepreneurs; Creativity, innovation and entrepreneurship; Small business: definitions and characteristics; Options for going into business; Market research and strategy formulation; Preparing a business plan; Legal issues; Financing new and growing business ventures; Accessing business advice and assistance; Marketing; Operations management; Human resource issues in new and small firms; Financial information and management; ICT as a business tool; Managing growth and transition; Corporate entrepreneurship; Contemporary issues in small business and entrepreneurship.



In biblioteca
alla collocazione: L 658.11 ENT

sabato 12 novembre 2011

Handbook of research on nonprofit economics and management

I ventidue contributi di docenti e ricercatori provenienti prevalentemente dal mondo accademico statunitense offrono una prospettiva interdisciplinare dello studio sulle organizzazioni senza scopo di lucro, collocandosi idealmente nel solco della tradizione di studi fondata trent'anni fa dall'economista Burton Weisbrod. Proprio attraverso l'integrazione dell'apporto di numerose discipline è messa in discussione l'impostazione dominante della ricerca in questo ambito, che impiega esclusivamente strumenti dell'economia per analizzare il comportamento delle organizzazioni (scelta razionale, ottimizzazione vincolata, analisi marginale, ecc.); a loro volta, gli studiosi non economisti sono incoraggiati ad apprezzare strumenti e risultati della ricerca in economia, da loro troppo a lungo ignorati. Più precisamente, questo volume è il frutto dell'arricchimento reciproco tra economia delle organizzazioni senza scopo di lucro e letteratura sulla gestione delle stesse, economia sperimentale, sociologia e antropologia (per l'analisi dei fattori relativi alle istituzioni e alle culture in cui le organizzazioni operano), economia comportamentista.

SEAMAN Bruce A. - YOUNG Dennis R. (editors)
Handbook of research on nonprofit economics and management.
Cheltenham; Northampton: Elgar, 2010.


Gli argomenti del libro:
Income diversification; Revenue interactions; Distribution policies of private foundations; Capital formation; Asset composition; Collaboration versus competition in the third sector; Markets with competition between for-profit and nonprofit firms; Nonprofit wages: theory and evidence; Modeling nonprofit behavior; Pricing strategies; Nonprofits and the value of risk management; Contracting out; Product diversification and social enterprise; Internal organization and governance; Franchises and federations: the economics of multi-site nonprofit; The valuation of volunteer labor; Assessing nonprofit performance; Social accounting for value creation in nonprofits; Certification and self-regulation of nonprofits, and the institutional choice between them; Federal tax policy; The property tax exemption for nonprofits; Government funding policies.



In biblioteca
alla collocazione: L 361.763 HAN

venerdì 11 novembre 2011

The new rules of retail

Forti di un'esperienza pluridecennale come consulenti strategici di imprese commerciali al minuto e di industrie per la produzione di beni di consumo, gli autori forniscono un quadro generale del profondo cambiamento che la vendita al dettaglio sta attraversando come conseguenza del rapido sviluppo tecnologico, dell'internazionalizzazione e della saturazione del mercato. Le trasformazioni in atto, alle quali, si stima, non sopravviverà il 50% delle imprese operanti nel settore, sono accompagnate dal declino dei modelli tradizionali di organizzazione e gestione, e vedono il drammatico sbilanciamento della relazione tra venditori e clienti verso i secondi. In una fase caratterizzata dall'accesso immediato da parte dei consumatori a migliaia di prodotti egualmente attraenti, con sempre più elevati livelli di aspettativa, le aziende possono ancora prosperare se applicano un modello di gestione che combini connettività neurale, distribuzione anticipatoria e controllo della catena di fornitura, individuato dagli autori, attraverso la valutazione della strategia di alcuni giganti del commercio al minuto, sia vincenti, sia fallimentari (Costco, Wal-Mart, Kohl's, Starbucks, VF Corporation, Ralph Lauren, Apple, Linen 'N Things, Circuit City, ecc.), come un fattore determinante del successo delle aziende negli ultimi decenni.
La prima parte del libro si concentra sulle tre principali fasi (waves) del commercio al minuto dalla metà dell'Ottocento fino ad oggi; nella seconda sono illustrati i tre principi operativi individuati dagli autori, mentre nella terza sono spiegati i vantaggi di questo modello attraverso le strategie di singole imprese.

LEWIS Robin - DART Michael,
The new rules of retail: competing in the world's toughest marketplace.
New York: Palgrave Macmillan, 2010.

Gli argomenti del libro:
Definining the three waves of retailing; The new rules of retail (Making the mind connection - Redefining the rules of engagement - The importance of value chain control - What it all means); The masters (The master model - Ideas from the masters - The turnaround artists - Lessons from sears - Models for the future).



In biblioteca
alla collocazione: L 658.87 LEW NEW

giovedì 13 ottobre 2011

In biblioteca l'ultimo libro del neo Premio Nobel per l'economia

Robustness è l'ultimo libro pubblicato da Thomas J. Sargent, lo studioso di macroeconomia che il 10 ottobre 2011 con Christopher A. Sims è stato insignito del Premio Nobel per l'economia.
In questo testo per specialisti, di cui Sargent è co-autore assieme a un altro illustre economista, Lars Peter Hansen, la teoria del controllo robusto è adattata e applicata alla decisione economica in condizioni di incertezza. In sei parti sono approfonditi con grande rigore la teoria dei controlli in relazione alla teoria delle aspettative razionali, la teoria del controllo lineare e il filtro di Kalman, la teoria del controllo robusto, la soluzione di problemi posti dall'interazione fra agenti multipli, le stime robuste.
Il libro è disponibile in biblioteca alla collocazione: L 330.015118 HAN ROB.


Oltre a questo testo, in biblioteca puoi trovare altri libri di Sargent:

SARGENT Thomas J. - VELDE François R., The big problem of small change. Princeton; London: Princeton U.P., 2002 (collocazione: L 332.494 SAR BIG)

HANSEN Lars Peter - SARGENT Thomas J., Rational expectations econometrics. Boulder: Westview, 1991 (collocazione: L 330.015195 RAT)

SARGENT Thomas J., Bounded rationality in macroeconomics: the Arne Ryde memorial lectures. Oxford: Clarendon Press, 1993 (collocazione: L 339.01156 SAR BOU)

SARGENT Thomas J., Rational expectations and inflation. 2nd ed. New York: HarperCollinsCollege, 1993 (collocazione: L 332.41 SAR RAT)

SARGENT Thomas J., Dynamic macroeconomic theory. Cambridge: Harvard U.P., 1987 (collocazione: L 339.0724 SAR DYN)

SARGENT Thomas J., Macroeconomic theory. 2nd ed. Boston: Academic Press, 1987 (collocazione: L 339.3 SAR MAC)


Leggi anche queste voci enciclopediche:

SARGENT Thomas J., Voce: Rational expectations. In: DURLAUF Steven N. - BLUME Lawrence E. (editors), The new Palgrave dictionary of economics, vol. 6. 2nd ed. Basingstoke; New York: Palgrave Macmillan, 2008, p. 877 (collocazione: C 330.03 NEW)

SARGENT Thomas J., Voce: Rational expectations. In: Concyse encyclopedia of economics. 2nd ed. Agg. 13/10/2011


mercoledì 27 luglio 2011

Investimenti e contratti in Cina

Gli autori, un avvocato e un economista, realizzano uno strumento per gli operatori delle imprese italiane che intendono intrattenere relazioni economiche internazionali con la Cina. Forniscono indicazioni tecniche per gli investimenti diretti all’estero dall’Italia e supporto giuridico nella comprensione della legge cinese sui contratti che permettono agli imprenditori di definire una strategia appropriata per affrontare il mercato cinese. Il testo si apre con un’analisi delle metodologie di investimento adottate da imprese italiane in Cina con alcuni esempi, seguono dei consigli su criteri comportamentali da tenere nella gestione delle attività economiche dettati dalla cultura cinese. Dopo un capitolo che descrive lo sviluppo storico della legislazione cinese, gli autori si concentrano diffusamente sulla nuova legge sui contratti entrata in vigore nel 1999 offrendo anche schede di giurisprudenza con sentenze pronunciate dalle Corti su controversie aventi oggetto rapporti contrattuali. L’ultimo capitolo è dedicato a due contratti di commercio: il contratto di vendita e il contratto di joint venture. A chiusura del libro delle tabelle comparative permettono il raffronto tra leggi sui contratti cinesi (Legge sui contratti della Repubblica popolare cinese), italiane (il Codice civile italiano) e internazionali (la Convezione di Vienna del 1980 sulla vendita internazionale di beni mobili, i principi Unidroit sui contratti commerciali internazionali e l’Uniform commercial code).

PERRINI Francesco - PICCINALI Matteo,
Investimenti e contratti in Cina.
Milano: Egea, 2010.

Gli argomenti del libro:
Metodologie d’investimento; Le origini del contratto; I principi fondamentali della legge sui contratti: le disposizioni generali; La formazione del contratto; Gli effetti del contratto; Esecuzione del contratto; Modifica e cessione del contratto; Estinzione dei diritti e delle obbligazioni contrattuali; Responsabilità per inadempimento; Disposizioni integrative; I contratti nella pratica: la compravendita e il contratto di joint venture.


In biblioteca
alla collocazione: L 346.5102 PER INV

venerdì 22 luglio 2011

SME performance

Intende sfatare alcuni miti inconsistenti sulla performance delle piccole e medie imprese, fioriti in assenza di analisi statistiche affidabili e spesso base per le decisioni politiche dei gruppi e delle organizzazioni (governi, banche, ecc.) che hanno interessi in questo settore. Il punto di vista è quello delle piccole imprese individuali, per cui è implicita nel libro una accezione sostanzialmente negativa di "fallimento" (viceversa, la riduzione dei tassi di fallimento è intesa in senso positivo). Tra le convinzioni diffuse qui discusse, il supposto elevatissimo tasso di fallimento delle piccole e medie imprese, la minore efficienza delle PMI possedute da donne rispetto a quelle possedute da uomini, la dipendenza per la crescita dai finanziamenti esterni, lo svantaggio per le imprenditrici, rispetto agli imprenditori uomini, nell'accedere ai finanziamenti esterni e nel costituire relazioni reticolari.
La prima parte del libro introduce le basi e le motivazioni della ricerca. La seconda affronta una serie di questioni connesse con il fallimento delle PMI (cause, tassi, influenza di età e dimensioni dell'azienda, e dei fattori economici, come parametri alternativi per gli studi sul fallimento). La terza parte mette a confronto le piccole e medie imprese in mano a uomini e a donne, su più piani (tassi di chiusura, ritorno degli investimenti, ecc.). Nella quarta parte è analizzata la relazione tra finanziamento esterno e crescita d'impresa impiegando criteri sia qualitativi, sia quantitativi, mentre nella quinta sono esaminate la correlazione tra relazioni reticolari e performance e l'influenza delle differenze di genere. Nell'ultima parte sono riassunti gli aspetti più rilevanti emersi dal lavoro di analisi, e sono suggeriti spunti per ricerche future.



WATSON John,
SME performance: separating myth from reality.
Cheltenham; Northampton, Mass.: Elgar, 2010.

Gli argomenti del libro:
Background; SME performance (Defining and measuring SME failure/success - The effects of age, size, industry and the economy on SME failure rates); Comparing the performance of female- and male-controlled SMEs (Failure rates - Relating outputs to inputs - Adjusting for risk); Growth financing for SMEs (A qualitative analysis - A quantitative analysis); Networking and SME performance (The association between networking and performance - Networking: comparing female- and male-controlled SMEs); Conclusions, implications and areas for future research.



In biblioteca
alla collocazione: L 338.642 WAT SME

giovedì 21 luglio 2011

Business clusters

A seguito del simposio di ricerca sui distretti industriali organizzato dalla Society for global business and economic development (SGBED), ospitato dalla University of Wollongong a Dubai nel 2009, sono stati selezionati e revisionati 17 interventi di accademici per essere pubblicati in questo testo. La prima sezione vede affiancati in ciascun contributo un punto di vista teorico ad analisi empiriche relative a teorie sui distretti industriali, a modelli di misurazione dell’efficienza, al ruolo dei tecnici specializzati nel determinare il flusso della conoscenza e alla creazione di vantaggio competitivo attraverso la cooperazione. Nella seconda sezione si trovano indicazioni su come la politica economica locale e nazionale possa contribuire all’avviamento e allo sviluppo di distretti industriali attraverso atti normativi e programmi pubblici che possono comprendere politiche di investimento e miglioramento delle infrastrutture. Nell’ultima sezione vengono presentati quattro studi di caso dei distretti di imprese di software in Messico, di industrie informatiche in Spagna, di aziende agrarie, istituzioni educative e finanziarie in India.

JAYACHANDRAN C. (et al.) (editors),
Business clusters: partnering for strategic advantage,
London; New York; New Delhi: Routledge, 2010.

Gli argomenti del libro:
Regional Economic Clusters: an Empirical Perspective; Clusters and Public Policy; Case Studies on Clusters (Development of and Success Factors in a Mexican Software Cluster - TIC Cluster in Asturias (Spain): A Success Case - Spatial Clusters in Organic Farming: A Case Study of Pulses Cultivation in Karnataka - The Impact of Educational and Banking Industry Clusters on Urban Land Expansion: An Exploratory Study of Mangalore City of Karnataka, India)


In biblioteca
alla collocazione: L 338 BUS

mercoledì 20 luglio 2011

China in 2020

L'autore, docente in economia, e consulente dell'amministrazione cinese centrale e provinciale, si chiede se la Cina, oggi il mercato emergente più grande al mondo, sia sulla strada per diventare una nuova superpotenza, e quali potrebbero essere le conseguenze di questo processo sulla crescita economica globale, sui flussi di investimenti diretti esteri, sui consumi di energia, sulle emissioni di anidride carbonica. In questa dettagliata analisi del percorso di sviluppo del suo Paese, Hu fornisce un'ampia base strategica per le decisioni politiche, da un lato assumendo la visione ottimistica circa la possibilità che la Cina per i prossimi dieci anni e oltre riesca a mantenere gli attuali, straordinari ritmi di crescita, salvo doversi misurare con alcuni problemi molto seri (disuguaglianza economica, degrado ambientale, inefficienza energetica, crisi dei servizi sanitari pubblici, corruzione politica, ecc.); dall'altro, prefigurando per la Cina un ruolo di superpotenza matura e responsabile, che, in un mondo sempre più interdipendente, non cercherà di sostituirsi agli Stati Uniti d'America, destabilizzando l'attuale sistema fondato sul dominio unipolare di una nazione, ma si porrà in un'ottica di cooperazione per far fronte alle principali sfide globali.
HU Angang,
China in 2020: a new type of superpower.
Washington: Brookings institution press, 2011.

Gli argomenti del libro:
China, an emerging superpower; Economic development: past, present, and future; Demographic challenges: an aging society and rapid urbanization; A healthy China: progress and problems; Education and human resources; Science, technology, and innovation; Climate change and sustainable growth; Assessing China's development goals and grand strategy.




In biblioteca
alla collocazione: L 303.4951 HU CHI