Titolo

Segnalazioni della Biblioteca Mario Rostoni

lunedì 28 novembre 2011

Manuale dell'ingegnere

Nuova edizione del "Manuale Colombo", libro mastro degli ingegneri italiani. Ideato dall'ingegnere Giuseppe Colombo come manuale pratico, "succinto e tascabile" e pubblicato dall'editore Hoepli per la prima volta nel 1877 - poco dopo la fondazione del Politecnico di Milano, allora Istituto Tecnico Superiore -, fu via via aggiornato e accresciuto fino a diventare, con la 70a edizione del 1939, un testo polivalente per tutte le specialità di ingegneria. A metà anni '80 del secolo scorso subì una riorganizzazione completa, pur nella continuità storica con il passato, affinché potesse rispondere adeguatamente alle esigenze di complessità dell'ingegneria moderna e allo sviluppo di nuove discipline ingegneristiche. È in questa nuova veste che è stato aggiornato e ampliato nelle successive edizioni, fino alla presente, l'ottantaquattresima, rivolta agli ingegneri dei corsi di laurea triennali e specialistici e del dottorato di ricerca. Articolata in 16 sezioni, ciascuna preceduta da un indice dettagliato, questa edizione include una nuova sezione, "Qualità e sicurezza", e alcuni nuovi capitoli su costruzioni in acciaio, robotica, ingegneria sismica, adesivi strutturali, sistemi di protezione elettrica, mercato dell'energia; altri capitoli (Topografia e fotogrammetria, Estimo, Tribologia, Materiali compositi, Consolidamento delle costruzioni, Elementi di macchine, Turbocompressori, Costruzioni marittime, Trattamenti di potabilizzazione) sono stati rivisti. Il CD-Rom allegato contiene materiali integrativi, quali modelli, programmi, tabelle di dati; norme tecniche commentate; programmi e tabelle per il calcolo delle strutture in acciaio.

Manuale dell'ingegnere: nuovo Colombo.
84. ed. Milano: Hoepli, 2003.

Gli argomenti del libro:

Matematica, topografia, estimo; Fisica applicata; Materiali e loro proprietà; Scienza delle costruzioni; Ingegneria edile; Ingegneria meccanica; Ingegneria dei trasporti; Idraulica e costruzioni idrauliche; Ingegneria chimica; Ingegneria industriale; Elettrotecnica; Microelettronica analogica e digitale, informatica, telecomunicazioni; Ingegneria nucleare; Ingegneria gestionale; Ingegneria ambientale; Qualità e sicurezza.



In biblioteca
alla collocazione: C 620 COL MAN

mercoledì 23 novembre 2011

Crisi di imprese

Rassegna di studi sulla condizione di crisi di impresa, caratterizzata da un taglio pratico. Raccoglie casi particolarmente rilevanti di società e gruppi (Alitalia, Chrysler, Gabetti, Risanamento, ecc.) che hanno superato con successo la situazione di dissesto economico mediante il ricorso agli strumenti offerti dall'ordinamento italiano - dalle soluzioni di tipo puramente privatistico non contemplate dalla legge a quelle che non prevedono il controllo giudiziario, dagli accordi di ristrutturazione dei debiti (ex art. 182-bis l.fall.), al concordato preventivo con ristrutturazione, alle vere e proprie procedure concorsuali. Questi casi riflettono la tendenza osservabile nei più recenti provvedimenti legislativi, e fatta propria dai giudici nelle loro decisioni, alla conservazione dell'impresa in crisi, al salvataggio dei livelli occupazionali, all'attribuzione di un ruolo centrale ai creditori. Altri aspetti presi in esame dai contributi sono opportunità e rischi nelle operazioni di risanamento; le fattispecie incriminatrici non applicabili (ex art. 217-bis l. fall.); le relazioni tra procedura principale e procedure secondarie nei casi di insolvenza aventi implicazioni transfrontaliere, con riferimento al Regolamento 2000/1346/CE; estero-vestizione; orientamenti della Commissione europea in materia di intervento pubblico a favore delle imprese in crisi; la ristrutturazione dei gruppi di imprese internazionali; normativa fiscale in materia di crisi di imprese. Le appendici riportano materiali di interesse generale e circolari sui compensi, materiali rilevanti per le banche, esempi di accordi di ristrutturazione, delibere di aumenti di capitale, provvedimenti della Consob, provvedimenti giudiziari di omologa di piani, statuti di alcune delle grandi aziende studiate nel testo.

BONELLI Franco (curatore),
Crisi di imprese: casi e materiali.
Milano: Giuffrè, 2011.

Gli argomenti del libro:
Insolvenze dei grandi gruppi (casi Alitalia, Chrysler, Socotherm, Viaggi del Ventaglio, ...); Accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182bis l. fall. (casi Gabetti Property Solutions s.p.a. e Risanamento s.p.a.); "Conversione" del credito delle banche in capitale di rischio nel contesto della crisi d'impresa; Esenzione OPA obbligatoria nelle operazioni di "salvataggio" di società quotate in crisi (casi Gabetti, Risanamento, Omnia Network); Concordato preventivo con continuazione dell'attività d'impresa; Profili civili e penali delle novità introdotte dalla l. 30 luglio 2010, n. 122 in materia di soluzioni negoziate delle crisi d'impresa; L'insuccesso delle operazioni di risanamento delle imprese in crisi e le responsabilità che ne derivano; "Concessione abusiva" di credito e "interruzione abusiva" di credito; L'art. 217-bis l. fall. e la disciplina penale delle procedure di soluzione della crisi d'impresa; Rapporti tra procedura principale e procedure secondarie nel Regolamento (CE) 1346/2000; "Esterovestizione" e competenza del Tribunale fallimentare (caso Burani Designer Holding); Crisi delle imprese e diritto dell'Unione europea in materia di aiuti; Ristrutturazione di gruppi di imprese internazionali; Fiscalità delle crisi d'impresa; Conversione dei crediti in partecipazioni sociali ex art. 113 del TUIR.


In biblioteca

alla collocazione: L 346.45078 CRI

lunedì 21 novembre 2011

Bioetica

Rivolto in particolare a studenti e insegnanti delle scuole medie superiori, a sacerdoti e a operatori delle pastorali familiari e giovanili, introduce alla bioetica con taglio divulgativo. I primi quattro capitoli delineano origini e finalità della disciplina, e alcune questioni fondamentali (vita umana, persona umana, concezione di morale) attorno alle quali è particolarmente intenso il dibattito tra fautori di posizioni ideologiche differenti; vi sono approfondite le visioni laica e cattolica; una riflessione a parte è dedicata al concetto di persona umana e di dignità della persona umana, individuato come il nodo cruciale di tutte le questioni di bioetica. I capitoli successivi (V-XX) trattano ciascuno gli aspetti scientifici, giuridico-normativi, sociali ed etici relativi a un problema specifico di cui la bioetica si occupa, dall'aborto alla clonazione, dal trapianto di organi all'eutanasia ai problemi ambientali.

ARAMINI Michele,
Bioetica: manuale semplice per tutti.
Castellanza, 2008.

Gli argomenti del libro:
Origini della bioetica e problemi aperti; Bioetica laica; Bioetica di ispirazione cattolica; Persona umana e la sua dignità; Salute e malattia; Diritti del malato; Embrione umano; Sperimentazione negli esseri umani; Ingegneria genetica: principi etici; Clonazione; Cellule staminali; Aborto; Fecondazione artificiale; Significato della generazione umana; Trapianti di organi; Eutanasia e accanimento terapeutico; Cure palliative; Testamento biologico; Bioetica e ambiente.


In biblioteca
alla collocazione: L 174.2 ARA BIO

Decisioni intuitive

Basato principalmente sulle ricerche condotte dall'autore e da altri studiosi presso l'Istituto Max Planck per lo sviluppo umano, questo libro spiega come funziona l'intuizione, o sensazione viscerale, allo scopo di comprendere le probabilità di successo, o di insuccesso, di decisioni prese affidandosi all'intelligenza inconscia. L'intuizione, definita come un giudizio che affiora rapidamente alla coscienza, capace di indurci all'azione, ma di cui non sappiamo spiegare le motivazioni, è secondo l'autore caratterizzata da una sua propria razionalità, diversa dalla logica del ragionamento deliberato ben rappresentata dall'esempio paradigmatico della partita doppia dell'"algebra morale" di Benjamin Franklin, fondata sulla ponderazione ottimale dei pro e dei contro. L'autore mostra come l'uomo, per decidere in un contesto dominato dall'incertezza, quale è il mondo reale, si affida non a calcoli complessi condotti su una quantità di informazioni disponibili auspicabilmente illimitata, bensì a processi rapidi ed economici, a un'euristica fatta di regole pratiche create e trasmesse nel corso dell'evoluzione, meno esposte a errori di valutazione proprio in virtù della loro semplicità.

GIGERENZER Gerd,
Decisioni intuitive: quando si sceglie senza pensarci troppo.
Milano: Cortina, 2009.

Gli argomenti del libro:
L'intelligenza inconscia (Sensazioni viscerali - Meno (qualche volta) è più - Come funziona l'intuizione - Il cervello dell'evoluzione - Le menti adattate - Perché le buone intuizioni non devono essere logiche); Le sensazioni viscerali in azione (Mai sentito parlare di ...? - Di buone ragioni ne basta una - In medicina meno è più - Il comportamento morale - Gli istinti sociali).


In biblioteca
alla collocazione: L 153.44 GIG DEC

sabato 19 novembre 2011

La fiscalità delle società IAS/IFRS

I contributi di docenti e consulenti raccolti in questo testo aggiornato e sistematico, rivolto a imprese, professionisti, funzionari dell'Amministrazione finanziaria, approfondiscono ciascuno un aspetto del calcolo dell'imponibile IRES e IRAP delle società che adottano le norme tecniche internazionali di contabilità IAS/IFRS, un tema sul quale la normativa italiana è ancora assai lacunosa, e di cui sia l'Agenzia delle Entrate sia la dottrina finora si sono scarsamente occupate. Per ogni aspetto analizzato sono illustrati i principi IAS e IFRS che lo regolano e le loro implicazioni in termini di imposizione fiscale, anche alla luce delle principali questioni sorte in questi anni, inerenti le relazioni tra scelte in materia di bilancio compiute in adempimento ai principi contabili internazionali e determinazione dell'imponibile.

ZIZZO Giuseppe (curatore),
La fiscalità delle società IAS/IFRS.
Assago: Ipsoa, 2011.

Gli argomenti del libro:
"Questione fiscale" delle società IAS/IFRS; Aspetti comparati e prospettive europee (CCCTB); Criteri di qualificazione IAS/IFRS; IAS/IFRS e imputazione temporale; Ricavi e plusvalenze patrimoniali; Regime fiscale di azioni, quote e strumenti similari per le società IAS adopter; Strumenti finanziari non partecipativi; Sopravvenienze attive e passive e "first time adoption"; Rimanenze di magazzino; Lavori su ordinazione; Benefici ai dipendenti; Interessi passivi; Immobilizzazioni tecniche e immobili non strumentali; Attività immateriali; Leasing per le società utilizzatrici e per le società di leasing; Valutazione dei crediti; Componenti imputati direttamente a patrimonio; Strumenti finanziari derivati; Cessioni e conferimenti d'azienda; Scambi di partecipazioni e principi contabili internazionali; Fusioni e scissioni contabilizzate IFRS 3; Operazioni di fusione e scissione under common control; Determinazione dell'imponibile IRAP.



In biblioteca
alla collocazione: L 343.45052 FIS

giovedì 17 novembre 2011

Entrepreneurship and small business

Affronta i temi dell'imprenditorialità e della gestione di piccole imprese con riguardo a un'area comprendente più Paesi, distinguendosi dalla maggior parte dei libri sui medesimi argomenti, in genere limitati a un'unica giurisdizione. Tiene conto delle significative differenze per ciò che concerne l'ambiente e le procedure per l'avviamento e la gestione di nuove attività che si registrano nel bacino del Pacifico - più specificamente, in Australia, Nuova Zelanda, Malesia, Singapore, India, Hong Kong e Cina, dove le nuove attività imprenditoriali e la gestione di imprese di piccole dimensioni già avviate sono punti cardine dell'economia -, rispetto alle realtà britannica, statunitense, o australiana, trattate nella maggioranza delle pubblicazioni in lingua inglese sull'argomento. Passo a passo, dall'individuazione dell'opportunità imprenditoriale, alla ricerca e alla formulazione della strategia di mercato, dalla preparazione del business plan, al finanziamento, all'assistenza da parte di servizi di consulenza, fino alla gestione quotidiana della impresa avviata (marketing, organizzazione e gestione della produzione, gestione del personale, gestione finanziaria) e a una serie di questioni specifiche (gestione dell'innovazione, strategie per la crescita d'impresa, corporate entrepreneurship, aspetti sociali e ambientali della gestione), il testo fornisce tutte le informazioni teoriche e pratiche necessarie a quanti intendano avviare una redditizia piccola attività locale, o un progetto imprenditoriale che cresca nel tempo, sia a quanti studiano le piccole imprese.

SCHAPER Michael (et al.),
Entrepreneurship and small business. 3rd Asia-Pacific ed.
Milton: Wiley Australia, 2011

Gli argomenti del libro:
Entrepreneurship: definition and evolution; The personality of entrepreneurs; Creativity, innovation and entrepreneurship; Small business: definitions and characteristics; Options for going into business; Market research and strategy formulation; Preparing a business plan; Legal issues; Financing new and growing business ventures; Accessing business advice and assistance; Marketing; Operations management; Human resource issues in new and small firms; Financial information and management; ICT as a business tool; Managing growth and transition; Corporate entrepreneurship; Contemporary issues in small business and entrepreneurship.



In biblioteca
alla collocazione: L 658.11 ENT

sabato 12 novembre 2011

Handbook of research on nonprofit economics and management

I ventidue contributi di docenti e ricercatori provenienti prevalentemente dal mondo accademico statunitense offrono una prospettiva interdisciplinare dello studio sulle organizzazioni senza scopo di lucro, collocandosi idealmente nel solco della tradizione di studi fondata trent'anni fa dall'economista Burton Weisbrod. Proprio attraverso l'integrazione dell'apporto di numerose discipline è messa in discussione l'impostazione dominante della ricerca in questo ambito, che impiega esclusivamente strumenti dell'economia per analizzare il comportamento delle organizzazioni (scelta razionale, ottimizzazione vincolata, analisi marginale, ecc.); a loro volta, gli studiosi non economisti sono incoraggiati ad apprezzare strumenti e risultati della ricerca in economia, da loro troppo a lungo ignorati. Più precisamente, questo volume è il frutto dell'arricchimento reciproco tra economia delle organizzazioni senza scopo di lucro e letteratura sulla gestione delle stesse, economia sperimentale, sociologia e antropologia (per l'analisi dei fattori relativi alle istituzioni e alle culture in cui le organizzazioni operano), economia comportamentista.

SEAMAN Bruce A. - YOUNG Dennis R. (editors)
Handbook of research on nonprofit economics and management.
Cheltenham; Northampton: Elgar, 2010.


Gli argomenti del libro:
Income diversification; Revenue interactions; Distribution policies of private foundations; Capital formation; Asset composition; Collaboration versus competition in the third sector; Markets with competition between for-profit and nonprofit firms; Nonprofit wages: theory and evidence; Modeling nonprofit behavior; Pricing strategies; Nonprofits and the value of risk management; Contracting out; Product diversification and social enterprise; Internal organization and governance; Franchises and federations: the economics of multi-site nonprofit; The valuation of volunteer labor; Assessing nonprofit performance; Social accounting for value creation in nonprofits; Certification and self-regulation of nonprofits, and the institutional choice between them; Federal tax policy; The property tax exemption for nonprofits; Government funding policies.



In biblioteca
alla collocazione: L 361.763 HAN

venerdì 11 novembre 2011

The new rules of retail

Forti di un'esperienza pluridecennale come consulenti strategici di imprese commerciali al minuto e di industrie per la produzione di beni di consumo, gli autori forniscono un quadro generale del profondo cambiamento che la vendita al dettaglio sta attraversando come conseguenza del rapido sviluppo tecnologico, dell'internazionalizzazione e della saturazione del mercato. Le trasformazioni in atto, alle quali, si stima, non sopravviverà il 50% delle imprese operanti nel settore, sono accompagnate dal declino dei modelli tradizionali di organizzazione e gestione, e vedono il drammatico sbilanciamento della relazione tra venditori e clienti verso i secondi. In una fase caratterizzata dall'accesso immediato da parte dei consumatori a migliaia di prodotti egualmente attraenti, con sempre più elevati livelli di aspettativa, le aziende possono ancora prosperare se applicano un modello di gestione che combini connettività neurale, distribuzione anticipatoria e controllo della catena di fornitura, individuato dagli autori, attraverso la valutazione della strategia di alcuni giganti del commercio al minuto, sia vincenti, sia fallimentari (Costco, Wal-Mart, Kohl's, Starbucks, VF Corporation, Ralph Lauren, Apple, Linen 'N Things, Circuit City, ecc.), come un fattore determinante del successo delle aziende negli ultimi decenni.
La prima parte del libro si concentra sulle tre principali fasi (waves) del commercio al minuto dalla metà dell'Ottocento fino ad oggi; nella seconda sono illustrati i tre principi operativi individuati dagli autori, mentre nella terza sono spiegati i vantaggi di questo modello attraverso le strategie di singole imprese.

LEWIS Robin - DART Michael,
The new rules of retail: competing in the world's toughest marketplace.
New York: Palgrave Macmillan, 2010.

Gli argomenti del libro:
Definining the three waves of retailing; The new rules of retail (Making the mind connection - Redefining the rules of engagement - The importance of value chain control - What it all means); The masters (The master model - Ideas from the masters - The turnaround artists - Lessons from sears - Models for the future).



In biblioteca
alla collocazione: L 658.87 LEW NEW

giovedì 13 ottobre 2011

In biblioteca l'ultimo libro del neo Premio Nobel per l'economia

Robustness è l'ultimo libro pubblicato da Thomas J. Sargent, lo studioso di macroeconomia che il 10 ottobre 2011 con Christopher A. Sims è stato insignito del Premio Nobel per l'economia.
In questo testo per specialisti, di cui Sargent è co-autore assieme a un altro illustre economista, Lars Peter Hansen, la teoria del controllo robusto è adattata e applicata alla decisione economica in condizioni di incertezza. In sei parti sono approfonditi con grande rigore la teoria dei controlli in relazione alla teoria delle aspettative razionali, la teoria del controllo lineare e il filtro di Kalman, la teoria del controllo robusto, la soluzione di problemi posti dall'interazione fra agenti multipli, le stime robuste.
Il libro è disponibile in biblioteca alla collocazione: L 330.015118 HAN ROB.


Oltre a questo testo, in biblioteca puoi trovare altri libri di Sargent:

SARGENT Thomas J. - VELDE François R., The big problem of small change. Princeton; London: Princeton U.P., 2002 (collocazione: L 332.494 SAR BIG)

HANSEN Lars Peter - SARGENT Thomas J., Rational expectations econometrics. Boulder: Westview, 1991 (collocazione: L 330.015195 RAT)

SARGENT Thomas J., Bounded rationality in macroeconomics: the Arne Ryde memorial lectures. Oxford: Clarendon Press, 1993 (collocazione: L 339.01156 SAR BOU)

SARGENT Thomas J., Rational expectations and inflation. 2nd ed. New York: HarperCollinsCollege, 1993 (collocazione: L 332.41 SAR RAT)

SARGENT Thomas J., Dynamic macroeconomic theory. Cambridge: Harvard U.P., 1987 (collocazione: L 339.0724 SAR DYN)

SARGENT Thomas J., Macroeconomic theory. 2nd ed. Boston: Academic Press, 1987 (collocazione: L 339.3 SAR MAC)


Leggi anche queste voci enciclopediche:

SARGENT Thomas J., Voce: Rational expectations. In: DURLAUF Steven N. - BLUME Lawrence E. (editors), The new Palgrave dictionary of economics, vol. 6. 2nd ed. Basingstoke; New York: Palgrave Macmillan, 2008, p. 877 (collocazione: C 330.03 NEW)

SARGENT Thomas J., Voce: Rational expectations. In: Concyse encyclopedia of economics. 2nd ed. Agg. 13/10/2011


mercoledì 27 luglio 2011

Investimenti e contratti in Cina

Gli autori, un avvocato e un economista, realizzano uno strumento per gli operatori delle imprese italiane che intendono intrattenere relazioni economiche internazionali con la Cina. Forniscono indicazioni tecniche per gli investimenti diretti all’estero dall’Italia e supporto giuridico nella comprensione della legge cinese sui contratti che permettono agli imprenditori di definire una strategia appropriata per affrontare il mercato cinese. Il testo si apre con un’analisi delle metodologie di investimento adottate da imprese italiane in Cina con alcuni esempi, seguono dei consigli su criteri comportamentali da tenere nella gestione delle attività economiche dettati dalla cultura cinese. Dopo un capitolo che descrive lo sviluppo storico della legislazione cinese, gli autori si concentrano diffusamente sulla nuova legge sui contratti entrata in vigore nel 1999 offrendo anche schede di giurisprudenza con sentenze pronunciate dalle Corti su controversie aventi oggetto rapporti contrattuali. L’ultimo capitolo è dedicato a due contratti di commercio: il contratto di vendita e il contratto di joint venture. A chiusura del libro delle tabelle comparative permettono il raffronto tra leggi sui contratti cinesi (Legge sui contratti della Repubblica popolare cinese), italiane (il Codice civile italiano) e internazionali (la Convezione di Vienna del 1980 sulla vendita internazionale di beni mobili, i principi Unidroit sui contratti commerciali internazionali e l’Uniform commercial code).

PERRINI Francesco - PICCINALI Matteo,
Investimenti e contratti in Cina.
Milano: Egea, 2010.

Gli argomenti del libro:
Metodologie d’investimento; Le origini del contratto; I principi fondamentali della legge sui contratti: le disposizioni generali; La formazione del contratto; Gli effetti del contratto; Esecuzione del contratto; Modifica e cessione del contratto; Estinzione dei diritti e delle obbligazioni contrattuali; Responsabilità per inadempimento; Disposizioni integrative; I contratti nella pratica: la compravendita e il contratto di joint venture.


In biblioteca
alla collocazione: L 346.5102 PER INV

venerdì 22 luglio 2011

SME performance

Intende sfatare alcuni miti inconsistenti sulla performance delle piccole e medie imprese, fioriti in assenza di analisi statistiche affidabili e spesso base per le decisioni politiche dei gruppi e delle organizzazioni (governi, banche, ecc.) che hanno interessi in questo settore. Il punto di vista è quello delle piccole imprese individuali, per cui è implicita nel libro una accezione sostanzialmente negativa di "fallimento" (viceversa, la riduzione dei tassi di fallimento è intesa in senso positivo). Tra le convinzioni diffuse qui discusse, il supposto elevatissimo tasso di fallimento delle piccole e medie imprese, la minore efficienza delle PMI possedute da donne rispetto a quelle possedute da uomini, la dipendenza per la crescita dai finanziamenti esterni, lo svantaggio per le imprenditrici, rispetto agli imprenditori uomini, nell'accedere ai finanziamenti esterni e nel costituire relazioni reticolari.
La prima parte del libro introduce le basi e le motivazioni della ricerca. La seconda affronta una serie di questioni connesse con il fallimento delle PMI (cause, tassi, influenza di età e dimensioni dell'azienda, e dei fattori economici, come parametri alternativi per gli studi sul fallimento). La terza parte mette a confronto le piccole e medie imprese in mano a uomini e a donne, su più piani (tassi di chiusura, ritorno degli investimenti, ecc.). Nella quarta parte è analizzata la relazione tra finanziamento esterno e crescita d'impresa impiegando criteri sia qualitativi, sia quantitativi, mentre nella quinta sono esaminate la correlazione tra relazioni reticolari e performance e l'influenza delle differenze di genere. Nell'ultima parte sono riassunti gli aspetti più rilevanti emersi dal lavoro di analisi, e sono suggeriti spunti per ricerche future.



WATSON John,
SME performance: separating myth from reality.
Cheltenham; Northampton, Mass.: Elgar, 2010.

Gli argomenti del libro:
Background; SME performance (Defining and measuring SME failure/success - The effects of age, size, industry and the economy on SME failure rates); Comparing the performance of female- and male-controlled SMEs (Failure rates - Relating outputs to inputs - Adjusting for risk); Growth financing for SMEs (A qualitative analysis - A quantitative analysis); Networking and SME performance (The association between networking and performance - Networking: comparing female- and male-controlled SMEs); Conclusions, implications and areas for future research.



In biblioteca
alla collocazione: L 338.642 WAT SME

giovedì 21 luglio 2011

Business clusters

A seguito del simposio di ricerca sui distretti industriali organizzato dalla Society for global business and economic development (SGBED), ospitato dalla University of Wollongong a Dubai nel 2009, sono stati selezionati e revisionati 17 interventi di accademici per essere pubblicati in questo testo. La prima sezione vede affiancati in ciascun contributo un punto di vista teorico ad analisi empiriche relative a teorie sui distretti industriali, a modelli di misurazione dell’efficienza, al ruolo dei tecnici specializzati nel determinare il flusso della conoscenza e alla creazione di vantaggio competitivo attraverso la cooperazione. Nella seconda sezione si trovano indicazioni su come la politica economica locale e nazionale possa contribuire all’avviamento e allo sviluppo di distretti industriali attraverso atti normativi e programmi pubblici che possono comprendere politiche di investimento e miglioramento delle infrastrutture. Nell’ultima sezione vengono presentati quattro studi di caso dei distretti di imprese di software in Messico, di industrie informatiche in Spagna, di aziende agrarie, istituzioni educative e finanziarie in India.

JAYACHANDRAN C. (et al.) (editors),
Business clusters: partnering for strategic advantage,
London; New York; New Delhi: Routledge, 2010.

Gli argomenti del libro:
Regional Economic Clusters: an Empirical Perspective; Clusters and Public Policy; Case Studies on Clusters (Development of and Success Factors in a Mexican Software Cluster - TIC Cluster in Asturias (Spain): A Success Case - Spatial Clusters in Organic Farming: A Case Study of Pulses Cultivation in Karnataka - The Impact of Educational and Banking Industry Clusters on Urban Land Expansion: An Exploratory Study of Mangalore City of Karnataka, India)


In biblioteca
alla collocazione: L 338 BUS

mercoledì 20 luglio 2011

China in 2020

L'autore, docente in economia, e consulente dell'amministrazione cinese centrale e provinciale, si chiede se la Cina, oggi il mercato emergente più grande al mondo, sia sulla strada per diventare una nuova superpotenza, e quali potrebbero essere le conseguenze di questo processo sulla crescita economica globale, sui flussi di investimenti diretti esteri, sui consumi di energia, sulle emissioni di anidride carbonica. In questa dettagliata analisi del percorso di sviluppo del suo Paese, Hu fornisce un'ampia base strategica per le decisioni politiche, da un lato assumendo la visione ottimistica circa la possibilità che la Cina per i prossimi dieci anni e oltre riesca a mantenere gli attuali, straordinari ritmi di crescita, salvo doversi misurare con alcuni problemi molto seri (disuguaglianza economica, degrado ambientale, inefficienza energetica, crisi dei servizi sanitari pubblici, corruzione politica, ecc.); dall'altro, prefigurando per la Cina un ruolo di superpotenza matura e responsabile, che, in un mondo sempre più interdipendente, non cercherà di sostituirsi agli Stati Uniti d'America, destabilizzando l'attuale sistema fondato sul dominio unipolare di una nazione, ma si porrà in un'ottica di cooperazione per far fronte alle principali sfide globali.
HU Angang,
China in 2020: a new type of superpower.
Washington: Brookings institution press, 2011.

Gli argomenti del libro:
China, an emerging superpower; Economic development: past, present, and future; Demographic challenges: an aging society and rapid urbanization; A healthy China: progress and problems; Education and human resources; Science, technology, and innovation; Climate change and sustainable growth; Assessing China's development goals and grand strategy.




In biblioteca
alla collocazione: L 303.4951 HU CHI

lunedì 18 luglio 2011

Talent management of knowledge workers

Nei dieci saggi qui raccolti, gli autori, tutti provenienti dal mondo accademico, discutono i problemi dell'organizzazione e della gestione del personale per necessità o per differenti priorità dei singoli non vincolato da un tradizionale rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Queste forze di lavoro, che includono per esempio i collaboratori free-lance, i lavoratori "on call", a tempo parziale, o stagionali, oggi sono in crescita dal punto di vista numerico; l'elevato grado di specializzazione ne determina il ruolo chiave ai fini del conseguimento del vantaggio competitivo, ma il tasso di ricambio volontario, piuttosto alto, in combinazione con aspetti psicologici, retributivi, di sicurezza sociale, peculiari della condizione di questi lavoratori, fanno sì che le organizzazioni che desiderino continuare a usufruire delle loro prestazioni nel lungo periodo debbano rivedere profondamente le proprie strategie di reclutamento e motivazione del personale.

VAIMAN Vlad (edited by),
Talent management of knowledge workers: embracing the non-traditional workforce.
New York: Palgrave Macmillan, 2010.

Gli argomenti del libro:
Managing talent of non-traditional knowledge workers: opportunities, challenges, and trends; Talent management in the new economy: applying lessons learned from knowledge workers; The move from employment to associate consulting within the employment relationship; Are they one of us? Why retention strategies should ensure that contingent employees identify with the organization; The effects of organizational culture on contingent knowledge workers; The customer-employee relationship revisited: a new perspective for human capital management?; Managing the talent of independent contractors in Australia; Can short-term international assignments solve an organization's talent shortages?; Balancing customer, professional and organizational interests: foci of commitment of employed versus self-employed finance professionals; Executive coaches in organizations: insiders from outside.


In biblioteca
alla collocazione: L 658.3044 TAL

venerdì 15 luglio 2011

Family business as paradox

Il paradosso delle imprese familiari è costituito da due parti che sembrano contrapporsi (legami familiari e successo dell’impresa), ma che in realtà si rafforzano reciprocamente. Questa è la tesi proposta dagli autori, consulenti operanti del settore delle imprese familiari, che si rivolgono a chi si trova ad affrontare i classici problemi della conduzione di un’azienda di famiglia. Il libro è organizzato in quattro parti. Nella prima parte si evidenzia come le imprese familiari siano piene di paradossi, ad esempio quello tra tradizione e cambiamento, che devono essere gestiti attivamente, piuttosto che scegliere tra l’una o l’altra possibilità. Nella seconda parte si fa una panoramica sulle problematiche che possono emergere nella gestione di queste imprese come l’interazione dei sistemi “famiglia – gestione – proprietà” e il passaggio generazionale dalla gestione del fondatore all’accoglienza di altri membri della famiglia quali proprietari o gestori (società tra fratelli, collaborazione con cugini…). Nella terza parte vengono elencati metodi e strumenti specifici (Polarity Map) con cui poter gestire i paradossi. Nell’ultima parte si considerano le condizioni culturali che predispongono una famiglia ad affrontare i paradossi insiti della gestione della propria azienda. Gli autori ritengano che i paradossi siano parte della vita di ciascuno e che possano essere determinanti per il successo, per questo dedicano due appendici ad assi quali oggetto di studio nella storia e nella letteratura economica.

SCHUMAN Amy - STUTZ Stacy - WARD John L.,
Family business as paradox.
Basingstoke; New York: Palgrave Macmillan, 2010.

Gli argomenti del libro:
Appreciating; Acknowledging (Which to choose: family or business? - Tradition and change in family firms); Identifying (Predictable paradoxes across the generations - Predictable conflicts in the intersections); Managing (A continuum for addressing paradoxes - One key tool: the polarity map); Achieving (Experience the power of paradox)



In biblioteca
alla collocazione: L 658.0412 SCH FAM

giovedì 7 luglio 2011

Why some things should not be for sale

Con un testo accessibile la docente di etica e filosofia apre al largo pubblico una riflessione morale sulle attività economiche. Dopo una considerazione sul mercato quale istituzione complessa che può ambire all’efficienza e alla libertà solo se si sviluppa in determinate condizioni economiche e sociali, Satz esamina le strutture del mercato proposte dall’economia politica classica (Adam Smith, David Ricardo e Karl Marx) che identificano in terra, lavoro e capitale le strutture del sistema economico strettamente legate al potere e alle relazioni sociali. Nel terzo capitolo si esamina il rapporto tra attività economiche e aspetti morali nelle due teorie politiche dell’egualitarismo; il capitolo successivo contiene l’opinione dell’autrice sui limiti che l’etica pone al mercato. Alcuni mercati vengono etichettati come nocivi: negli ultime capitoli si cerca di scoprire cosa rende moralmente discutibili la maternità surrogata, la prostituzione, il lavoro minorile, la schiavitù volontaria e la domanda e l’offerta di reni umani.

SATZ Debra,
Why some things should not be for sale: the moral limits of markets.
New York: Oxford U.P., 2010.

Gli argomenti del libro:
What do markets do?; The changing visions of economics; The market's place and scope in contemporary egalitarian political theory; Noxious markets; Markets in women's reproductive labor; Markets in women's sexual labor; Child labor: a normative perspective; Voluntary slavery and the limits of the market; Ethical issues in the supply and demand of human kidneys.



In biblioteca
alla collocazione: L 174.4 SAT WHY

martedì 5 luglio 2011

Transformations of the welfare state

Come la globalizzazione cambierà il welfare state? Gli autori provano a rispondere a questa domanda analizzando le trasformazioni avvenute in piccoli stati contraddistinti dalla dipendenza dai mercati internazionali e dalla vulnerabilità alle pressioni competitive perché queste tendenze, in un'economia mondiale sempre più integrata, si pensa caratterizzeranno anche gli altri paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici. I primi quattro capitoli sono dedicati ciascuno ad uno Stato (Austria, Danimarca, Nuova Zelanda e Svizzera) e sono strutturati nella medesima maniera: si analizzano le riforme avvenute tra i primi anni 1970 e l'avvento della crisi finanziaria globale del 2008 in quattro settori chiave della politica: le pensioni, il mercato del lavoro, i servizi sanitari e la politica per le famiglie. Gli studiosi di politica sociale e gli economisti interessati ad approfondire l’economia dei piccoli stati potranno trovare nell’ultimo capitolo un resoconto dei risultati della ricerca condotta in cui si evidenzia che l’economica aperta è compatibile con un welfare state funzionante e che il commercio, incrementato dall’internazionalizzazione, può generare le risorse fiscali necessarie per la sopravvivenza dello welfare state nel lungo periodo.

OBINGER Herbert (et al.),
Transformations of the welfare state: small states, big lessons.
Oxford: Oxford U.P., 2010.

Gli argomenti del libro:
Austria: the 'Island of the blessed' in the ocean of globalisation; Denmark: the survival of a social-democratic welfare state; New Zealand: retrenchment and reconstruction; Switzerland: from liberal to conservative welfare state, a pattern of late maturation?; Comparative perspectives.



In biblioteca
alla collocazione: L 330.126 TRA

lunedì 4 luglio 2011

Corporate governance and complexity theory

Nato dal lavoro per un progetto di più ampia portata ("Learning from complexity: enabling governance frameworks", finanziato dall'Economic & social research council), il libro affronta alcune delle più intricate questioni inerenti la governance delle imprese, impiegando i concetti sviluppati dalla teoria della complessità.
Dopo aver introdotto la teoria della complessità, la cui enfasi sull'interazione tra soggetti interni ed esterni, e sui fattori strutturali che influenzano l'ambiente in cui tali soggetti operano, ne fa uno strumento carico di potenzialità ai fini della soluzione di alcuni punti critici non ancora sufficientemente esplorati dalla letteratura accademica sulla corporate governance, sono approfonditi gli aspetti normativi (Capitolo 3) e finanziari (Capitolo 4) della governance d'impresa. Più in dettaglio, il terzo capitolo analizza le relazioni tra società, da un lato, e portatori di interesse e controllori, dall'altro. A tal fine, un'attenzione particolare è dedicata alla recente riforma del diritto societario britannico, caratterizzata da uno spostamento paradigmatico dalla centralità del ruolo degli azionisti che potrebbe preludere all'affermazione in futuro anche nel Regno Unito di un modello di corporate governance sempre più orientato ad assumere la centralità dei portatori di interesse; per quanto riguarda invece il ruolo dei controllori della legalità come soggetti della governance di impresa, il riferimento è a recenti provvedimenti regolatòri quali il Sarbanes-Oxley Act in vigore negli Stati Uniti d'America dal 2002.
Il quarto capitolo indaga le relazioni, né lineari, né univoche, tra governance e valore e performance aziendale, cercando di comprendere se la prima influenzi i secondi, e affrontando questioni ancora pressoché inesplorate, come le caratteristiche potenzialmente endogene della corporate governance (per esempio, la struttura proprietaria di una società).
L'attuale, non ampia letteratura sulla corporate governance che impiega la teoria della complessità è passata in rassegna nel quinto capitolo. Il capitolo conclusivo torna a proporre la teoria della complessità come fertile di spunti per affrontare i problemi di governance precedentemente sollevati dagli autori.

GOERGEN Marc (et al.),
Corporate governance and complexity theory.
Cheltenham; Northampton, MA: Elgar, 2010.
Gli argomenti del libro:
An introduction to complexity theory (Introduction and some insights - Some characteristics of complex systems - learning from complexity); The legal aspects (The division of powers in a corporations and the roles of owners and management in corporate governance - Stakeholders as actors in corporate governance ...); Corporate governance and corporate performance (Defining and measuring corporate performance - The link between corporate performance and corporate governance ...); Complexity and corporate governance (Networks - Path dependence - Co-evolution - Emergence ...).



In biblioteca
alla collocazione: L 658.4001185 COR

venerdì 1 luglio 2011

La fiscalità del terzo settore

Docenti e ricercatori commentano il quadro normativo relativo agli aspetti fiscali delle organizzazioni senza scopo di lucro. Il curatore circoscrive il campo di indagine definendo come oggetto le organizzazioni che non hanno finalità statutarie lucrative e che perseguono scopi di utilità sociale. Ad oggi non esiste una legislazione fiscale specifica per il terzo settore per questo l'interpretazione è difficoltosa e lascia spazio a utilizzi distorti. Anche con l'ausilio di una rassegna di dottrina, giurisprudenza e passi amministrativa, nel testo si trattano i vari aspetti fiscali controversi di questi enti che riguardano le imposte sul reddito, l'IVA, i regimi di favore e la conformazione del prelievo sulla capacità economica dei soggetti che sovvenzionando queste organizzazioni mediante donazioni volontarie. Non manca il raffronto con esperienze estere e con la disciplina comunitaria. Gli autori auspicano una riforma organica della normativa che tenga conto anche dell'apporto effettivo di utilità sociale prodotta dall'ente tramite modelli di misurazione ad hoc.

ZIZZO Giuseppe (curatore),
La fiscalità del terzo settore.
Milano : Giuffrè, c2011.

Gli argomenti del libro:
Ragionando sulla fiscalità del terzo settore; Il terzo settore: inquadramento economico-aziendale e problematiche applicative; La fiscalità del terzo settore: dall’agnosticismo legislativo al 'diritto costituzionale alla sussidiarietà fiscale'; Disciplina fiscale e finalità degli enti del terzo settore; Le attività commerciali nella disciplina fiscale del terzo settore; La fiscalità delle erogazioni liberali al terzo settore; Enti non commerciali (rassegna di dottrina, giurisprudenza e prassi amministrativa).



In biblioteca
alla collocazione: L 343.45066 FIS

giovedì 30 giugno 2011

Maynard's revenge

La riflessione sulla crisi economico-finanziaria iniziata nel 2007 percorre questo testo, che propone il modello keynesiano come l'unico a fornire spunti utili per comprendere e affrontare la catastrofe in atto. L'autore mette in luce la scarsa consistenza e funzionalità della teoria macroeconomica dominante, a fronte della sostanziale correttezza del metodo elaborato da Keynes per l'analisi dei problemi macroeconomici, imperniato sull'incertezza e sul rifiuto della legge di Say. L'intento è offrire alla riflessione pubblica una alternativa keynesiana fedele al modo di fare macroeconomia proprio di Keynes e dei suoi seguaci più vicini, profondamente diverso dal neo-keynesianismo che caratterizza per esempio la politica economica dell'amministrazione Obama.
Il primo e il quarto capitolo del libro illustrano le idee di Keynes. Il secondo e il terzo ne ricostruiscono le basi storiche, ripercorrendo il pensiero economico dall'Ottocento fino all'epoca della Grande depressione e del New Deal, con enfasi soprattutto sugli aspetti macroeconomici. Il quinto capitolo è dedicato ai più vicini seguaci di Keynes, in gran parte provenienti dall'ambiente dell'Università di Cambridge; le loro teorie sulla crescita e sui cicli economici sono utilizzate per spiegare alcuni sviluppi dell'economia statunitense. Il sesto capitolo illustra la reazione degli economisti alle idee di Keynes, ripudiate infine completamente verso il 1970 da parte degli studiosi neoclassici. Nel settimo capitolo è discussa la teoria finanziaria classica nelle sue relazioni con la macroeconomia, mentre nell'ottavo sono descritte le teorie macroeconomiche sulle interazioni tra economie aperte al commercio internazionale e ai movimenti di capitale. Il nono capitolo rappresenta la conclusione naturale del libro, offrendo una analisi keynesiana dell'attuale crisi economica globale e delle sue possibili conseguenze.

TAYLOR Lance,
Maynard's revenge: the collapse of free market macroeconomics.
Cambridge, Mass.; London: Harvard U.P., 2010.

Gli argomenti del libro:
Macroeconomics; Macroeconomic thought during the long nineteeth century; Gold standard, reparations, mania, crash, and depression; Maynard ascendant; Keynesian growth, cycles and crisis; The Counterrevolution; Finance; The international dimension; Keynesianism and the crisis.



In biblioteca
alla collocazione: L 339 TAY MAY

mercoledì 29 giugno 2011

Doing business in India

Venti accademici, diciannove di origine indiana, descrivono il panorama socio economico dell'India per introdurre studenti e imprenditori nel mercato del lavoro indiano. I contributi sono raggruppati in tre parti: nella prima si descrive il contesto sociale, economico e culturale indiano, con particolare attenzione alla crescita economica iniziata con l'indipendenza nel 1947, al ruolo svolto dalle riforme economiche in continuo sviluppo e all'impatto della crisi finanziaria del 2008. La seconda parte è dedicata alla conduzione degli affari in India: si descrivono le possibili modalità di ingresso di investitori stranieri nel mercato indiano e le strategie utilizzate; si analizzano le peculiarità della gestione delle risorse umane e si presenta la nascita delle imprese commerciali al minuto e il cambiamento dei modelli di consumo. L'ultima sezione è dedicata ai rapporti tra l'India e il resto del mondo: la gestione dei conflitti e la negoziazione nel contesto indiano, l'outsourcing, la natura e le caratteristiche delle imprese multinazionali indiane emergenti. Il testo si conclude con due appendici che forniscono i link a risorse utili per stranieri che vivono e/o lavorano in India.

BUDHEAR Pawan S. - VARMA Arup (editors),
Doing business in India: building research-based practice.
London; New York: Routledge, 2011.

Gli argomenti del libro:
The Indian Business Context (Economic Environment and Challenges - Employment Law Framework: Structure and Potential Hurdles - Socio-Cultural and Institutional Context of India - Dynamics of Corruption and Cronyism in India - Infrastructure in India); Conducting Business in India (Entry Modes and Dynamics - Markets, Consumers and Consumption Patterns in India - Issues and Challenges of Managing Projects in India: A Case Study - Management of Human Resources in India - Conflict Management and Negotiation); India and the World (Outsourcing and Offshoring to India - Lessons From Indian Success Stories - Living in India - Indian Multinationals Overseas: Tracking Their Global Footprints)



In biblioteca
alla collocazione: L 330.954 DOI

Le norme dell'istruzione

Il volume presenta tutte le normativa vigente in tema di istruzione scolastica primaria e secondaria. L’organizzazione per temi è funzionale al reperimento delle norme in base alle esigenze specifiche di ogni momento dell'attività delle istituzioni scolastiche.
Gli operatori possono trovare un commento introduttivo alle diciassette aree tematiche (ad es. amministrazione scolastica, esami di stato e valutazione, organi collegiali, organici e classi di concorso...) seguito per ognuna da un elenco sintetico commentato delle norme di rifrimento e quindi dai testi delle singole norme.
Il volume è dotato di una versione digitale, scaricabile gratuitamente dal sito http://www.professionescuola.it, che propone anche le linee guida e le normative accessorie che integrano e completano l’opera, nonchè gli aggiornamenti normativi.
Giuseppe Colosio è direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e docente di Metodologia della ricerca educativa presso l’Università Cattolica di Milano.


COLOSIO Giuseppe,
Le norme dell'istruzione: un approccio per temi.
Novara: De Agostini, 2011

Gli argomenti del libro:
Alunni disabili; Alunni stranieri; Amministrazione scolastica; Autonomia delle istituzioni scolastiche; Dirigenti scolastici; Diritti e doveri degli alunni; Esami di stato e valutazione; Libri di testo; Norme generali; Ordinamenti; Organi collegiali; Organici e classi di concorso; Orientamento; Personale scolastico; Rete ed edilizia scolastica; Scuole italiane all'estero; Scuole non statali


In biblioteca
alla collocazione: L 344.4507 COL NOR


The crisis of neoliberalism

Duménil e Lévy, entrambi direttori della ricerca al Centre national de la recherche scientifique di Parigi, e coautori nel 2004 del libro "Capital resurgent: roots of the neoliberal revolution", analizzano la crisi economico-finanziaria globale iniziata nel 2007, vista come il primo momento della transizione dal modello neoliberista, basato sull'egemonia di classe di una minoranza privilegiata e sul predominio degli Stati Uniti d'America, verso un nuovo ordine mondiale. Il declino della potenza statunitense, evidente in particolare nella pesante flessione subìta dalla produzione negli ultimi trent'anni, e nel conseguente aumento del debito commerciale, ormai insostenibile, potrà essere affrontato solo da un nuovo establishment politico ed economico, che sappia applicare correzioni al sistema con la regolamentazione del commercio e dei movimenti internazionali di capitali, investendo in educazione, ricerca, sviluppo delle infrastrutture, promuovendo il processo di reindustrializzazione, imponendo la tassazione dei redditi più elevati.

DUMENIL Gérard - LEVY Dominique,
The crisis of neoliberalism.
Cambridge, Mass.; London: Harvard U.P., 2011.

Gli argomenti del libro:
The strategy of the U.S. upper classes in neoliberalism: the success and failure of a bold endeavor; The second reign of finance: classes and financial institutions; A tripolar class configuration: breaking wage-earning homogeneity; Financialization and globalization: lifting barriers - losing control; Neoliberal trends: the U.S. macro trajectory; From the housing boom to the financial crisis: U.S. macroeconomics after 2000; Financial crisis: storm in the center - global capitalism shaken; The shadow of the Great depression: difficult transitions; A new social and global order: the economics and politics of the postcrisis.


In biblioteca
alla collocazione: L 330.973093 DUM CRI

sabato 16 aprile 2011

Civilization and self-government

Ricostruisce il pensiero di Carlo Cattaneo (1801-1869) sulla storia e sulla politica, utilizzando materiali eterogenei, di argomento politico ed economico, elaborati nell'arco di quarant'anni e in condizioni di volta in volta differenti. L'obiettivo è stabilire i concetti portanti in base ai quali l'eclettico e stimato intellettuale milanese, leader della corrente repubblicana, federalista e democratica del Risorgimento italiano, sviluppò un paradigma pubblico di progresso civile ("incivilimento") e di autogoverno. Pioniere in quelle che potrebbero essere chiamate le "discipline della partecipazione civica", un ambito di indagine dai confini ancora oggi non ben identificati, Cattaneo per lungo tempo è stato ignorato nel mondo anglofono, dove questo libro si propone di introdurne per la prima volta il pensiero.
Il testo è strutturato in quattro parti. Nella prima si descrivono le circostanze della vita di Cattaneo, con riferimento soprattutto al cambiamento sociale ed economico in Lombardia tra il 1814 e il 1848 e agli sviluppi del movimento intellettuale che lo accompagnò. La seconda parte dà conto della ricerca del pensatore milanese sull'"incivilimento", dai metodi di indagine impiegati, all'individuazione, sulla base della teoria vichiana dei cicli storici, dei meccanismi su cui si fonda la società umana, all'indagine delle ragioni della preminenza dell'Europa come faro del progresso umano. La terza parte è dedicata alle relazioni tra Cattaneo e le correnti progressiste dell'epoca, e alla sua concettualizzazione del rapporto tra politica e attività economiche che si traduce nella promozione dell'autogoverno popolare e di un modello di economia pubblica improntato ai principi del liberalismo e del federalismo.
Nella conclusione finale si sottolinea la capacità di Cattaneo di anticipare, con il suo tentativo di sviluppare una scienza pubblica, una discussione giunta fino ai giorni nostri senza una vera sistematizzazione.

SABETTI Filippo,
Civilization and self-government: the political thought of Carlo Cattaneo.
Lanham [etc.]: Lexington, 2010.


Gli argomenti del libro:
Introduction (Concerns of a New Epoch - The Making of a Public Intellectual); Incivilimento (Taking Hold of the Past - Civil Orders - Diversity and Progress); Self-government (Reorienting the Struggle - Popular Self-Government - Public Economy); Conclusion (Pioneering a Public Science without a Name)



In biblioteca
alla collocazione: L 320.51 SAB CIV

giovedì 24 marzo 2011

Marketing islamico

Prodotto in ambito accademico, il libro è indirizzato a studenti universitari e a studiosi di marketing internazionale, e soprattutto a imprenditori che nel rivolgersi a consumatori di religione musulmana dovranno prestare molta attenzione ai vincoli posti dall'islam. Le leggi e il codice etico che discendono dalla Shari'a regolano infatti tutte le azioni quotidiane e di conseguenza orientano anche i consumi delle persone di religione musulmana. I primi due capitoli sono dedicati all'inquadramento degli aspetti religiosi, giuridici ed economici dell'islamismo, mentre quelli successivi analizzano le conseguenze dello stile di vita halal, delle pratiche connesse con i cinque pilastri della religione islamica, dell'uso dello hiijab (velo), sulle scelte di marketing, sulla moda e sulla produzione di alimenti e cosmetici.

NESROROVIC Cedomir,
Marketing islamico.
Milano: Egea, 2010.

Gli argomenti del libro:
Diversità nell'unità; Il quadro giuridico ed economico; Uno stile di vita halal; I pilastri dell'islam e il marketing; La moda nell'islam, compromesso tra tradizione e modernità.


In biblioteca
alla collocazione: L 658.8001917671 NES MAR

martedì 25 gennaio 2011

L'industria del risparmio in Italia dopo la crisi

Raccoglie sette studi con le riflessioni sorte nella prima fase di un ampio progetto di ricerca con cui la Federazione ABI-ANIA in collaborazione con Assogestioni intende stimolare un dibattito sugli interventi che in Italia possono favorire una più efficiente allocazione del risparmio, alla luce dei cambiamenti delineatisi in seguito alla crisi economico-finanziaria dell'ultimo biennio. Il volume è dedicato prevalentemente alle conseguenze della crisi sulle abitudini delle famiglie e sulla gestione e valorizzazione del risparmio in Italia, e ai problemi che in tale contesto le istituzioni finanziarie si trovano ad affrontare in funzione dello sviluppo economico del Paese. Il primo saggio ha come oggetto la crisi e il processo di riforma della regolamentazione internazionale delle attività finanziarie; il secondo, il modello di intermediazione finanziaria in Italia e i relativi fattori di offerta e di domanda che hanno determinato la crisi del comparto del risparmio gestito. Il terzo contributo discute le nuove strategie di investimento delle famiglie italiane una volta passata la crisi di panico, ponendo particolare attenzione all'influenza esercitata sulla scelta di portafoglio dallo spostamento di preferenze verso attività più liquide e sicure, dovuto all'aumentata avversione per il rischio, e dal crollo della fiducia nei confronti degli intermediari finanziari. Il quarto saggio è dedicato alle relazioni tra fiscalità e scelte di allocazione del risparmio, e alle possibilità che si delineano di intervento in materia di normativa fiscale ai fini di consentire lo sviluppo del mercato finanziario; il quinto e il sesto si concentrano sulla crisi del risparmio gestito, e in particolare dei fondi di investimento, e sui margini di miglioramento e ottimizzazione dei portafogli esistenti. Il volume si conclude con alcune considerazioni sullo stato della previdenza integrativa in Italia.

GARONNA Paolo - SABATINI Giovanni (curatori),
L'industria del risparmio in Italia dopo la crisi.
Roma: Bancaria, 2010.

Gli argomenti del libro:
Riforma della regolamentazione finanziaria internazionale; Posizionamento strategico dell'industria finanziaria italiana; Strategie di investimento delle famiglie dopo la crisi finanziaria; Tassazione e allocazione efficiente del risparmio in Italia; Evoluzione del risparmio gestito nel mercato finanziario italiano; Prospettive per il risparmio gestito dopo la crisi; Considerazioni sulla previdenza complementare in Italia.



In biblioteca
alla collocazione: L 332.60945 IND