Titolo

Segnalazioni della Biblioteca Mario Rostoni

lunedì 18 luglio 2011

Talent management of knowledge workers

Nei dieci saggi qui raccolti, gli autori, tutti provenienti dal mondo accademico, discutono i problemi dell'organizzazione e della gestione del personale per necessità o per differenti priorità dei singoli non vincolato da un tradizionale rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Queste forze di lavoro, che includono per esempio i collaboratori free-lance, i lavoratori "on call", a tempo parziale, o stagionali, oggi sono in crescita dal punto di vista numerico; l'elevato grado di specializzazione ne determina il ruolo chiave ai fini del conseguimento del vantaggio competitivo, ma il tasso di ricambio volontario, piuttosto alto, in combinazione con aspetti psicologici, retributivi, di sicurezza sociale, peculiari della condizione di questi lavoratori, fanno sì che le organizzazioni che desiderino continuare a usufruire delle loro prestazioni nel lungo periodo debbano rivedere profondamente le proprie strategie di reclutamento e motivazione del personale.

VAIMAN Vlad (edited by),
Talent management of knowledge workers: embracing the non-traditional workforce.
New York: Palgrave Macmillan, 2010.

Gli argomenti del libro:
Managing talent of non-traditional knowledge workers: opportunities, challenges, and trends; Talent management in the new economy: applying lessons learned from knowledge workers; The move from employment to associate consulting within the employment relationship; Are they one of us? Why retention strategies should ensure that contingent employees identify with the organization; The effects of organizational culture on contingent knowledge workers; The customer-employee relationship revisited: a new perspective for human capital management?; Managing the talent of independent contractors in Australia; Can short-term international assignments solve an organization's talent shortages?; Balancing customer, professional and organizational interests: foci of commitment of employed versus self-employed finance professionals; Executive coaches in organizations: insiders from outside.


In biblioteca
alla collocazione: L 658.3044 TAL

venerdì 15 luglio 2011

Family business as paradox

Il paradosso delle imprese familiari è costituito da due parti che sembrano contrapporsi (legami familiari e successo dell’impresa), ma che in realtà si rafforzano reciprocamente. Questa è la tesi proposta dagli autori, consulenti operanti del settore delle imprese familiari, che si rivolgono a chi si trova ad affrontare i classici problemi della conduzione di un’azienda di famiglia. Il libro è organizzato in quattro parti. Nella prima parte si evidenzia come le imprese familiari siano piene di paradossi, ad esempio quello tra tradizione e cambiamento, che devono essere gestiti attivamente, piuttosto che scegliere tra l’una o l’altra possibilità. Nella seconda parte si fa una panoramica sulle problematiche che possono emergere nella gestione di queste imprese come l’interazione dei sistemi “famiglia – gestione – proprietà” e il passaggio generazionale dalla gestione del fondatore all’accoglienza di altri membri della famiglia quali proprietari o gestori (società tra fratelli, collaborazione con cugini…). Nella terza parte vengono elencati metodi e strumenti specifici (Polarity Map) con cui poter gestire i paradossi. Nell’ultima parte si considerano le condizioni culturali che predispongono una famiglia ad affrontare i paradossi insiti della gestione della propria azienda. Gli autori ritengano che i paradossi siano parte della vita di ciascuno e che possano essere determinanti per il successo, per questo dedicano due appendici ad assi quali oggetto di studio nella storia e nella letteratura economica.

SCHUMAN Amy - STUTZ Stacy - WARD John L.,
Family business as paradox.
Basingstoke; New York: Palgrave Macmillan, 2010.

Gli argomenti del libro:
Appreciating; Acknowledging (Which to choose: family or business? - Tradition and change in family firms); Identifying (Predictable paradoxes across the generations - Predictable conflicts in the intersections); Managing (A continuum for addressing paradoxes - One key tool: the polarity map); Achieving (Experience the power of paradox)



In biblioteca
alla collocazione: L 658.0412 SCH FAM

giovedì 7 luglio 2011

Why some things should not be for sale

Con un testo accessibile la docente di etica e filosofia apre al largo pubblico una riflessione morale sulle attività economiche. Dopo una considerazione sul mercato quale istituzione complessa che può ambire all’efficienza e alla libertà solo se si sviluppa in determinate condizioni economiche e sociali, Satz esamina le strutture del mercato proposte dall’economia politica classica (Adam Smith, David Ricardo e Karl Marx) che identificano in terra, lavoro e capitale le strutture del sistema economico strettamente legate al potere e alle relazioni sociali. Nel terzo capitolo si esamina il rapporto tra attività economiche e aspetti morali nelle due teorie politiche dell’egualitarismo; il capitolo successivo contiene l’opinione dell’autrice sui limiti che l’etica pone al mercato. Alcuni mercati vengono etichettati come nocivi: negli ultime capitoli si cerca di scoprire cosa rende moralmente discutibili la maternità surrogata, la prostituzione, il lavoro minorile, la schiavitù volontaria e la domanda e l’offerta di reni umani.

SATZ Debra,
Why some things should not be for sale: the moral limits of markets.
New York: Oxford U.P., 2010.

Gli argomenti del libro:
What do markets do?; The changing visions of economics; The market's place and scope in contemporary egalitarian political theory; Noxious markets; Markets in women's reproductive labor; Markets in women's sexual labor; Child labor: a normative perspective; Voluntary slavery and the limits of the market; Ethical issues in the supply and demand of human kidneys.



In biblioteca
alla collocazione: L 174.4 SAT WHY

martedì 5 luglio 2011

Transformations of the welfare state

Come la globalizzazione cambierà il welfare state? Gli autori provano a rispondere a questa domanda analizzando le trasformazioni avvenute in piccoli stati contraddistinti dalla dipendenza dai mercati internazionali e dalla vulnerabilità alle pressioni competitive perché queste tendenze, in un'economia mondiale sempre più integrata, si pensa caratterizzeranno anche gli altri paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici. I primi quattro capitoli sono dedicati ciascuno ad uno Stato (Austria, Danimarca, Nuova Zelanda e Svizzera) e sono strutturati nella medesima maniera: si analizzano le riforme avvenute tra i primi anni 1970 e l'avvento della crisi finanziaria globale del 2008 in quattro settori chiave della politica: le pensioni, il mercato del lavoro, i servizi sanitari e la politica per le famiglie. Gli studiosi di politica sociale e gli economisti interessati ad approfondire l’economia dei piccoli stati potranno trovare nell’ultimo capitolo un resoconto dei risultati della ricerca condotta in cui si evidenzia che l’economica aperta è compatibile con un welfare state funzionante e che il commercio, incrementato dall’internazionalizzazione, può generare le risorse fiscali necessarie per la sopravvivenza dello welfare state nel lungo periodo.

OBINGER Herbert (et al.),
Transformations of the welfare state: small states, big lessons.
Oxford: Oxford U.P., 2010.

Gli argomenti del libro:
Austria: the 'Island of the blessed' in the ocean of globalisation; Denmark: the survival of a social-democratic welfare state; New Zealand: retrenchment and reconstruction; Switzerland: from liberal to conservative welfare state, a pattern of late maturation?; Comparative perspectives.



In biblioteca
alla collocazione: L 330.126 TRA

lunedì 4 luglio 2011

Corporate governance and complexity theory

Nato dal lavoro per un progetto di più ampia portata ("Learning from complexity: enabling governance frameworks", finanziato dall'Economic & social research council), il libro affronta alcune delle più intricate questioni inerenti la governance delle imprese, impiegando i concetti sviluppati dalla teoria della complessità.
Dopo aver introdotto la teoria della complessità, la cui enfasi sull'interazione tra soggetti interni ed esterni, e sui fattori strutturali che influenzano l'ambiente in cui tali soggetti operano, ne fa uno strumento carico di potenzialità ai fini della soluzione di alcuni punti critici non ancora sufficientemente esplorati dalla letteratura accademica sulla corporate governance, sono approfonditi gli aspetti normativi (Capitolo 3) e finanziari (Capitolo 4) della governance d'impresa. Più in dettaglio, il terzo capitolo analizza le relazioni tra società, da un lato, e portatori di interesse e controllori, dall'altro. A tal fine, un'attenzione particolare è dedicata alla recente riforma del diritto societario britannico, caratterizzata da uno spostamento paradigmatico dalla centralità del ruolo degli azionisti che potrebbe preludere all'affermazione in futuro anche nel Regno Unito di un modello di corporate governance sempre più orientato ad assumere la centralità dei portatori di interesse; per quanto riguarda invece il ruolo dei controllori della legalità come soggetti della governance di impresa, il riferimento è a recenti provvedimenti regolatòri quali il Sarbanes-Oxley Act in vigore negli Stati Uniti d'America dal 2002.
Il quarto capitolo indaga le relazioni, né lineari, né univoche, tra governance e valore e performance aziendale, cercando di comprendere se la prima influenzi i secondi, e affrontando questioni ancora pressoché inesplorate, come le caratteristiche potenzialmente endogene della corporate governance (per esempio, la struttura proprietaria di una società).
L'attuale, non ampia letteratura sulla corporate governance che impiega la teoria della complessità è passata in rassegna nel quinto capitolo. Il capitolo conclusivo torna a proporre la teoria della complessità come fertile di spunti per affrontare i problemi di governance precedentemente sollevati dagli autori.

GOERGEN Marc (et al.),
Corporate governance and complexity theory.
Cheltenham; Northampton, MA: Elgar, 2010.
Gli argomenti del libro:
An introduction to complexity theory (Introduction and some insights - Some characteristics of complex systems - learning from complexity); The legal aspects (The division of powers in a corporations and the roles of owners and management in corporate governance - Stakeholders as actors in corporate governance ...); Corporate governance and corporate performance (Defining and measuring corporate performance - The link between corporate performance and corporate governance ...); Complexity and corporate governance (Networks - Path dependence - Co-evolution - Emergence ...).



In biblioteca
alla collocazione: L 658.4001185 COR

venerdì 1 luglio 2011

La fiscalità del terzo settore

Docenti e ricercatori commentano il quadro normativo relativo agli aspetti fiscali delle organizzazioni senza scopo di lucro. Il curatore circoscrive il campo di indagine definendo come oggetto le organizzazioni che non hanno finalità statutarie lucrative e che perseguono scopi di utilità sociale. Ad oggi non esiste una legislazione fiscale specifica per il terzo settore per questo l'interpretazione è difficoltosa e lascia spazio a utilizzi distorti. Anche con l'ausilio di una rassegna di dottrina, giurisprudenza e passi amministrativa, nel testo si trattano i vari aspetti fiscali controversi di questi enti che riguardano le imposte sul reddito, l'IVA, i regimi di favore e la conformazione del prelievo sulla capacità economica dei soggetti che sovvenzionando queste organizzazioni mediante donazioni volontarie. Non manca il raffronto con esperienze estere e con la disciplina comunitaria. Gli autori auspicano una riforma organica della normativa che tenga conto anche dell'apporto effettivo di utilità sociale prodotta dall'ente tramite modelli di misurazione ad hoc.

ZIZZO Giuseppe (curatore),
La fiscalità del terzo settore.
Milano : Giuffrè, c2011.

Gli argomenti del libro:
Ragionando sulla fiscalità del terzo settore; Il terzo settore: inquadramento economico-aziendale e problematiche applicative; La fiscalità del terzo settore: dall’agnosticismo legislativo al 'diritto costituzionale alla sussidiarietà fiscale'; Disciplina fiscale e finalità degli enti del terzo settore; Le attività commerciali nella disciplina fiscale del terzo settore; La fiscalità delle erogazioni liberali al terzo settore; Enti non commerciali (rassegna di dottrina, giurisprudenza e prassi amministrativa).



In biblioteca
alla collocazione: L 343.45066 FIS

giovedì 30 giugno 2011

Maynard's revenge

La riflessione sulla crisi economico-finanziaria iniziata nel 2007 percorre questo testo, che propone il modello keynesiano come l'unico a fornire spunti utili per comprendere e affrontare la catastrofe in atto. L'autore mette in luce la scarsa consistenza e funzionalità della teoria macroeconomica dominante, a fronte della sostanziale correttezza del metodo elaborato da Keynes per l'analisi dei problemi macroeconomici, imperniato sull'incertezza e sul rifiuto della legge di Say. L'intento è offrire alla riflessione pubblica una alternativa keynesiana fedele al modo di fare macroeconomia proprio di Keynes e dei suoi seguaci più vicini, profondamente diverso dal neo-keynesianismo che caratterizza per esempio la politica economica dell'amministrazione Obama.
Il primo e il quarto capitolo del libro illustrano le idee di Keynes. Il secondo e il terzo ne ricostruiscono le basi storiche, ripercorrendo il pensiero economico dall'Ottocento fino all'epoca della Grande depressione e del New Deal, con enfasi soprattutto sugli aspetti macroeconomici. Il quinto capitolo è dedicato ai più vicini seguaci di Keynes, in gran parte provenienti dall'ambiente dell'Università di Cambridge; le loro teorie sulla crescita e sui cicli economici sono utilizzate per spiegare alcuni sviluppi dell'economia statunitense. Il sesto capitolo illustra la reazione degli economisti alle idee di Keynes, ripudiate infine completamente verso il 1970 da parte degli studiosi neoclassici. Nel settimo capitolo è discussa la teoria finanziaria classica nelle sue relazioni con la macroeconomia, mentre nell'ottavo sono descritte le teorie macroeconomiche sulle interazioni tra economie aperte al commercio internazionale e ai movimenti di capitale. Il nono capitolo rappresenta la conclusione naturale del libro, offrendo una analisi keynesiana dell'attuale crisi economica globale e delle sue possibili conseguenze.

TAYLOR Lance,
Maynard's revenge: the collapse of free market macroeconomics.
Cambridge, Mass.; London: Harvard U.P., 2010.

Gli argomenti del libro:
Macroeconomics; Macroeconomic thought during the long nineteeth century; Gold standard, reparations, mania, crash, and depression; Maynard ascendant; Keynesian growth, cycles and crisis; The Counterrevolution; Finance; The international dimension; Keynesianism and the crisis.



In biblioteca
alla collocazione: L 339 TAY MAY

mercoledì 29 giugno 2011

Doing business in India

Venti accademici, diciannove di origine indiana, descrivono il panorama socio economico dell'India per introdurre studenti e imprenditori nel mercato del lavoro indiano. I contributi sono raggruppati in tre parti: nella prima si descrive il contesto sociale, economico e culturale indiano, con particolare attenzione alla crescita economica iniziata con l'indipendenza nel 1947, al ruolo svolto dalle riforme economiche in continuo sviluppo e all'impatto della crisi finanziaria del 2008. La seconda parte è dedicata alla conduzione degli affari in India: si descrivono le possibili modalità di ingresso di investitori stranieri nel mercato indiano e le strategie utilizzate; si analizzano le peculiarità della gestione delle risorse umane e si presenta la nascita delle imprese commerciali al minuto e il cambiamento dei modelli di consumo. L'ultima sezione è dedicata ai rapporti tra l'India e il resto del mondo: la gestione dei conflitti e la negoziazione nel contesto indiano, l'outsourcing, la natura e le caratteristiche delle imprese multinazionali indiane emergenti. Il testo si conclude con due appendici che forniscono i link a risorse utili per stranieri che vivono e/o lavorano in India.

BUDHEAR Pawan S. - VARMA Arup (editors),
Doing business in India: building research-based practice.
London; New York: Routledge, 2011.

Gli argomenti del libro:
The Indian Business Context (Economic Environment and Challenges - Employment Law Framework: Structure and Potential Hurdles - Socio-Cultural and Institutional Context of India - Dynamics of Corruption and Cronyism in India - Infrastructure in India); Conducting Business in India (Entry Modes and Dynamics - Markets, Consumers and Consumption Patterns in India - Issues and Challenges of Managing Projects in India: A Case Study - Management of Human Resources in India - Conflict Management and Negotiation); India and the World (Outsourcing and Offshoring to India - Lessons From Indian Success Stories - Living in India - Indian Multinationals Overseas: Tracking Their Global Footprints)



In biblioteca
alla collocazione: L 330.954 DOI

Le norme dell'istruzione

Il volume presenta tutte le normativa vigente in tema di istruzione scolastica primaria e secondaria. L’organizzazione per temi è funzionale al reperimento delle norme in base alle esigenze specifiche di ogni momento dell'attività delle istituzioni scolastiche.
Gli operatori possono trovare un commento introduttivo alle diciassette aree tematiche (ad es. amministrazione scolastica, esami di stato e valutazione, organi collegiali, organici e classi di concorso...) seguito per ognuna da un elenco sintetico commentato delle norme di rifrimento e quindi dai testi delle singole norme.
Il volume è dotato di una versione digitale, scaricabile gratuitamente dal sito http://www.professionescuola.it, che propone anche le linee guida e le normative accessorie che integrano e completano l’opera, nonchè gli aggiornamenti normativi.
Giuseppe Colosio è direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e docente di Metodologia della ricerca educativa presso l’Università Cattolica di Milano.


COLOSIO Giuseppe,
Le norme dell'istruzione: un approccio per temi.
Novara: De Agostini, 2011

Gli argomenti del libro:
Alunni disabili; Alunni stranieri; Amministrazione scolastica; Autonomia delle istituzioni scolastiche; Dirigenti scolastici; Diritti e doveri degli alunni; Esami di stato e valutazione; Libri di testo; Norme generali; Ordinamenti; Organi collegiali; Organici e classi di concorso; Orientamento; Personale scolastico; Rete ed edilizia scolastica; Scuole italiane all'estero; Scuole non statali


In biblioteca
alla collocazione: L 344.4507 COL NOR


The crisis of neoliberalism

Duménil e Lévy, entrambi direttori della ricerca al Centre national de la recherche scientifique di Parigi, e coautori nel 2004 del libro "Capital resurgent: roots of the neoliberal revolution", analizzano la crisi economico-finanziaria globale iniziata nel 2007, vista come il primo momento della transizione dal modello neoliberista, basato sull'egemonia di classe di una minoranza privilegiata e sul predominio degli Stati Uniti d'America, verso un nuovo ordine mondiale. Il declino della potenza statunitense, evidente in particolare nella pesante flessione subìta dalla produzione negli ultimi trent'anni, e nel conseguente aumento del debito commerciale, ormai insostenibile, potrà essere affrontato solo da un nuovo establishment politico ed economico, che sappia applicare correzioni al sistema con la regolamentazione del commercio e dei movimenti internazionali di capitali, investendo in educazione, ricerca, sviluppo delle infrastrutture, promuovendo il processo di reindustrializzazione, imponendo la tassazione dei redditi più elevati.

DUMENIL Gérard - LEVY Dominique,
The crisis of neoliberalism.
Cambridge, Mass.; London: Harvard U.P., 2011.

Gli argomenti del libro:
The strategy of the U.S. upper classes in neoliberalism: the success and failure of a bold endeavor; The second reign of finance: classes and financial institutions; A tripolar class configuration: breaking wage-earning homogeneity; Financialization and globalization: lifting barriers - losing control; Neoliberal trends: the U.S. macro trajectory; From the housing boom to the financial crisis: U.S. macroeconomics after 2000; Financial crisis: storm in the center - global capitalism shaken; The shadow of the Great depression: difficult transitions; A new social and global order: the economics and politics of the postcrisis.


In biblioteca
alla collocazione: L 330.973093 DUM CRI