Con un testo accessibile la docente di etica e filosofia apre al largo pubblico una riflessione morale sulle attività economiche. Dopo una considerazione sul mercato quale istituzione complessa che può ambire all’efficienza e alla libertà solo se si sviluppa in determinate condizioni economiche e sociali, Satz esamina le strutture del mercato proposte dall’economia politica classica (Adam Smith, David Ricardo e Karl Marx) che identificano in terra, lavoro e capitale le strutture del sistema economico strettamente legate al potere e alle relazioni sociali. Nel terzo capitolo si esamina il rapporto tra attività economiche e aspetti morali nelle due teorie politiche dell’egualitarismo; il capitolo successivo contiene l’opinione dell’autrice sui limiti che l’etica pone al mercato. Alcuni mercati vengono etichettati come nocivi: negli ultime capitoli si cerca di scoprire cosa rende moralmente discutibili la maternità surrogata, la prostituzione, il lavoro minorile, la schiavitù volontaria e la domanda e l’offerta di reni umani.
SATZ Debra,
Why some things should not be for sale: the moral limits of markets.
New York: Oxford U.P., 2010.
Gli argomenti del libro:
What do markets do?; The changing visions of economics; The market's place and scope in contemporary egalitarian political theory; Noxious markets; Markets in women's reproductive labor; Markets in women's sexual labor; Child labor: a normative perspective; Voluntary slavery and the limits of the market; Ethical issues in the supply and demand of human kidneys.In biblioteca
alla collocazione: L 174.4 SAT WHY