Social reading dell'Università Carlo Cattaneo - LIUC
Il prossimo incontro si terrà in Biblioteca martedì 23 settembre alle ore 18:00.
Il gruppo sta ora leggendo il libro "Il suicidio di Israele" di Anna Foa: ritira la tua copia al banco prestiti della Biblioteca!
Israele stava già attraversando un periodo di crisi drammatica prima del
criminale attacco del 7 ottobre 2023. Grandi manifestazioni chiedevano a
gran voce le dimissioni di Netanyahu e del suo governo e il paese era
praticamente bloccato. La risposta al gesto terroristico di Hamas con la
guerra di Gaza rischia però di essere un vero e proprio suicidio per
Israele. Da un lato, infatti, abbiamo l’involuzione del sionismo, o
meglio dei sionismi: da quello originario della fine del XIX secolo,
passando per quello liberale e favorevole alla pace con gli arabi, fino
alla crescita del movimento oltranzista dei coloni e all’assassinio di
Rabin. Dall’altro, il resto del mondo ebraico – la diaspora americana e
quella europea – si confronta oggi con un crescente antisemitismo che,
contrariamente alla propaganda di Netanyahu, non è la stessa cosa
dell’antisionismo, ma che certo dalle vicende della guerra di Gaza trae
spunto e alimento. Per salvare Israele è necessario contrapporre al
suprematismo ebraico, proprio dell’attuale governo Netanyahu, l’idea che
lo Stato di Israele deve esercitare l’uguaglianza dei diritti verso
tutti i suoi cittadini e deve porre fine all’occupazione favorendo la
creazione di uno Stato palestinese. Qualunque sostegno ai diritti di
Israele – esistenza, sicurezza – non può prescindere da quello dei
diritti dei palestinesi. Senza una diversa politica verso i palestinesi
Hamas non potrà essere sconfitta ma continuerà a risorgere dalle sue
ceneri. Non saranno le armi a sconfiggere Hamas, ma la politica.